Archivio annuale Marzo 13, 2020

Coronavirus, la psicologa: “Paura e nostalgia della vita ‘reale’: ecco come affrontarle”

La dottoressa Carola Sorrentino, psicologa psicoterapeuta attiva a Perugia: “Controllare le emozioni per evitare comportamenti dannosi alla collettività. Per i giovani è più dura, ma l’emergenza può essere un’occasione…”C

L’emergenza Coronavirus, con l’Italia trasformata dal Governo Conte in ‘zona protetta’ nella sua totalità per arginare il diffondersi del contagio, ha d’improvviso cambiato la vita di tutti i cittadini. Persone di ogni età e regione costrette a isolarsi dal mondo esterno e ad affrontare una condizione inedita, con tutte le ripercussioni del caso a livello psicologico: “La prima cosa di cui mi parlano i miei pazienti in questi giorni di emergenza sanitaria è la paura – spiega la dottoressa Carola Sorrentino, psicologa psicoterapeuta attiva a Perugia -. Paura di essere contagiati, paura di contagiare i propri cari, paura di non saper affrontare la situazione, paura di stare chiusi in casa e di non saper gestire una quotidianità fatta di restrizioni, di non socialità e così via”.

Ma cos’è la paura?
“È un’emozione cosiddetta primaria, cioè universale, presente in modo innato in ogni essere umano (e anche negli animali) insieme a gioia, rabbia, tristezza, disgusto. La sua funzione è di sopravvivenza. Infatti la paura ci aiuta nei momenti in cui c’è qualcosa che minaccia la nostra vita e la risposta che noi diamo a questa minaccia è di fuga dal pericolo o di attacco”.

E cosa succede quando non riusciamo a tenere più sotto controllo questa emozione?
“Nel momento in cui la paura oltrepassa una certa soglia, cioè quando diventa ad esempio panico, non riusciamo più ad avere una risposta oggettiva all’evento. È allora che mettiamo in atto pensieri e comportamenti ‘disfunzionali’, che possono diventare dannosi per noi stessi e per gli altri come ad esempio è successo con l’accalcarsi agli ingressi dei supermercati”.

Cosa possiamo fare praticamente?
“Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha redatto un breve vademecum (consultabile online, ndr) in cui si propone un decalogo anti panico e si raccomandano alcune buone pratiche per affrontare il coronavirus: evitare la ricerca compulsiva di informazioni e affidarsi a fonti affidabili, in primis Ministero della salute e ISS, oltre che assumere comportamenti responsabili a protezione della collettività, in quanto il coronavirus non è un fenomeno individuale ma comunitario. Quando le emozioni sono troppe diventa difficile rimanere ‘lucidi’, ma possiamo cercare di sostenere le persone emotivamente più fragili, tenendo presente che le emozioni non possono venire bloccate: se ho paura, ho paura, non posso impedirmi che sia così. Posso però sentirmi meglio se accanto ho qualcuno che mi accoglie senza giudicarmi”.

Quali pesone soffrono di più l’isolamento?
“La mia impressione è che quelli più esposti alla solitudine e in difficoltà a tenere i ritmi lenti, che ci sono dati dall’obbligo di stare in casa il più possibile, siano paradossalmente le persone più giovani. Abituati a ritmi frenetici, sempre attaccati ai social e ora chiusi in casa si accorgono che tutto questo non basta più e cominciamo ad avere una sorta di nostalgia di vita ‘reale’. In un ottica più generale comunque non siamo più abituati a stare con noi stessi, passiamo sì del tempo in casa ma siamo sempre connessi, incapaci si stare ‘senza fare niente’, a pensare a ciò che deve ancora venire. Abbiamo perso un po’ la relazione con il presente, con quello che ci accade ora e anche se è difficile cambiare abitudini e modi di essere, siamo in grado di far diventare la necessità un momento di creatività e chissà, potremmo scoprire cose nuove di noi e nuove risorse”.

Il ‘virtuale’ può comunque aiutare?
“Molti musei nel mondo sono visitabili in modo virtuale, ci sono audiolibri scaricabili gratuitamente, possiamo cucinare tutte quelle cose che di solito non possiamo per mancanza di tempo (cercando di non fare però abbuffate e di non buttarci sul cibo spazzatura), possiamo fare delle videochiamate con le persone che amiamo, giocare con i nostri figli facendo emergere quella creatività che a causa di tablet, smartphone e della tecnologia più in generale abbiamo perso. Quante cose possiamo fare con una semplice scatola? Può diventare un castello, un’astronave, una tana, un’installazione…”

A chi chiedere aiuto?
“Provare emozioni è umano ed è quindi normale sentirsi spaventati, tristi, disorientati, fragili. Non abbiate paura a rivolgervi, oltre che al medico di base, ad uno psicologo o a uno psicoterapeuta. Essere vulnerabili fa parte di noi”.“

Potrebbe interessarti: http://www.perugiatoday.it/attualita/coronavirus-vademecum-psicologi-decalogo-anti-panico-come-affrontare-paura-nostalgia-vita-reale.html

Joaquin Phoenix

Credo che abbiamo paura dell’idea del cambiamento personale perchè pensiamo di dover sacrificare qualcosa, o rinunciare a qualcosa. Ma gli esseri umani al loro meglio sono creativi e ingegnosi. Quando usiamo l’amore e la compassione come princìpi guida, possiamo creare, sviluppare e implementare sistemi di cambiamento che fanno bene a tutti gli esseri senzienti e all’ambiente.

#JoaquinPhoenix,
9 febbraio 2020, Cerimonia di consegna degli Oscar.

E non c’è molto altro da aggiungere

La Psicologia nella Scatola

calendario ufficiale del progetto

La Psicologia Nella Scatola è un progetto nato per dare la possibilità a tutti di essere protagonisti nella scelta di argomenti a tema psicologico, da trattare in eventi che avranno luogo in diverse località dell’ Umbria durante il 2020.

Gli argomenti oggetto del programma sono stati suggeriti nei messaggi lasciati dai cittadini nelle “scatole delle idee” disseminate sul territorio umbro.

Il progetto nasce dalla collaborazione di due psicologhe psicoterapeute, dott.ssa Carola Sorrentino e Monica Morelli e l’ Ordine degli Psicologi dell’Umbria, con la finalità di diffondere la scienza psicologica e le sue numerose declinazioni all’interno della comunità.

Dedicato a Te

Non ti auguro un dono qualsiasi,

ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;

se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,

non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.

Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,

ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,

ti auguro tempo perché te ne resti:

tempo per stupirti e tempo per fidarti

e non soltanto per guardarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per contare le stelle

e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.

Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,

per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo,

tempo per la vita.

Elli Michler, Dir Zugedacht – Dedicato a te (2004)

Buon Anno!

Un bellissimo augurio da parte di uno dei miei scrittori preferiti…

“Spero che quest’anno tu commetta errori.

Perchè se stai commettendo errori, significa che stai facendo cose nuove, provando, imparando, vivendo cose nuove, ti stai sforzando, stai cambiando te stess@ e il tuo mondo. Stai facendo cose che non hai mai fatto prima e, cosa più importante, stai Facendo Qualcosa.

Quindi questo è il mio desiderio per te, per tutti noi, per me stess@. Commetti Nuovi Errori. Commetti gloriosi, sorprendenti errori. Commetti errori che nessuno ha mai commesso prima. Non ti fermare, non ti preoccupare se non è abbastanza buono o se non è perfetto, qualsiasi cosa sia: arte, amore, famiglia o vita.

Qualsiasi cosa sia che ti spaventa, Falla.

Commetti i tuoi errori, il prossimo anno e per sempre.”

Neil Gaiman

“I hope that in this year to come, you make mistakes.

Because if you are making mistakes, then you are making #new things, trying new things, learning, living, pushing yourself, #changing yourself, changing your world. You’re doing things you’ve never done before, and more importantly, you’re Doing Something.

So that’s my wish for you, and all of us, and my wish for myself. Make New Mistakes. Make glorious, amazing mistakes. Make mistakes nobody’s ever made before. Don’t freeze, don’t stop, don’t worry that it isn’t good enough, or it isn’t perfect, whatever it is: art, or love, or work or family or life.

Whatever it is you’re scared of doing, Do it.

Make your mistakes, next year and forever.”

Neil Gaiman