in Umbria arriva La Psicologia nella Scatola
È partita ad ottobre 2019, in concomitanza con Umbria Psicologia Festival, la prima edizione de “La psicologia nella scatola”, un progetto di psicologia di comunità.
La Psicologia nella Scatola: diamo voce a tutti i cittadini
Tutti i cittadini umbri avranno la possibilità di diventare protagonisti scegliendo una serie di argomenti e problematiche da affrontare in incontri teorico-esperienziali che verranno proposti durante il 2020.
Se vuoi avere maggiori informazioni vai al sito: PerugiaToday
Una pietra d’inciampo per la città di Perugia
Le dott.sse Carola Sorrentino e Luciana Di Nunzio (psicologhe psicoterapeute), insieme all’Ordine degli Psicologi dell’Umbria donano una pietra d’inciampo alla città
Verrà posta una pietra d’inciampo nei pressi del Giardino dei Giusti (che si trova nella biblioteca comunale San Matteo degli Armeni). A donarla alla città l’Ordine regionale degli Psicologi a conclusione di Psicologia Umbria Festival, dedicato quest’anno al tema dei Diritti Universali.
per saperne di più visita il sito: Pietre della Memoria
A settembre nel giardino dei Giusti
Invito tutti coloro che abbiano figli dai 5 anni in su a partecipare alla prima parte dell’evento “A SETTEMBRE NEL GIARDINO DEI GIUSTI” (organizzato da me e dalla collega Luciana Di Nunzio) presso la Biblioteca San Matteo degli Armeni il 10 settembre dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Ci incontreremo, grandi e piccini, per parlare di #diritti umani e per scoprire chi sono i #Giusti ospitati nel giardino della bellissima biblioteca perugina.
L’evento fa parte degli appuntamenti proposti dall’ Ordine Psicologi Umbria e si concluderà ad ottobre in occasione de Psicologia Umbria Festival.
non mancate!
Amore
– Mi vuoi sposare?
– No
– Davvero no?
– Sì davvero no, non voglio sposarmi.
– Perché non mi ami?
– Sì che ti amo ma non voglio che ci sposiamo, ecco se vuoi possiamo levare la S e ci “posiamo”.
– Ci posiamo?
– Sì ci posiamo, su un bel prato di fiori magari, e dopo potremmo, se ti va, levare anche la P e così ci “osiamo”.
– Ci osiamo?
– Sì, perché no, il prato di fiori, io e te che osiamo di noi, e magari quando i sudori saranno diventati un odore solo, leviamo anche la O, così rimane il “siamo”.
– Il siamo?
– Sì il siamo, la presenza, e una volta diventati una cosa sola, consapevoli, leviamo anche il SI per dare la nostra conferma al cielo, e tra noi rimarrà solo e per sempre “amo”.
– Allora ricapitoliamo: sposiamo, posiamo, osiamo, siamo e amo. giusto?
– Giusto.
– Lo voglio.
Gio Evan